Il progetto

Oggi più che mai educare alla sostenibilità all’interno di un percorso di transizione ecologica è un requisito fondamentale per rendere i cittadini maggiormente consapevoli della complessità e della fragilità del contesto ambientale in cui viviamo e dell’assoluta necessità di tutelarlo.

Educare allo sviluppo sostenibile vuol dire discutere sui valori fondamentali della vita sulla Terra e sulla complessità dei fenomeni e delle relazioni. Significa riflettere sul ruolo di ognuno di noi nella società e nell’ambiente in cui viviamo. L’educazione alla sostenibilità rappresenta lo “strumento didattico” ideale per alfabetizzare alla cittadinanza attiva nel contesto classe fino ad arrivare alla sensibilizzazione dei giovani nei confronti delle problematiche planetarie. La finalità del progetto è proprio quella di infondere atteggiamenti positivi, abitudini e comportamenti ecosostenibili.

alimentae-slow-food-difendiamo-il-futuro-sasso-marconi-emilia-romagna-bologna
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Obiettivi

o La promozione di saperi e metodologie globali per una conoscenza che supera la frammentarietà delle diverse discipline, quindi in grado di cogliere e far cogliere la relazione fra il tutto e le parti e tra le parti e il tutto-

o L’interazione tra conoscenza ed azione, tra sapere, saper fare e il saper essere per promuovere cambiamenti nei comportamenti, negli atteggiamenti sia individuali che collettivi.

o La centralità dei ragazzi nel contesto delle dinamiche relazionali, sociali e di apprendimento.

o La promozione di una relazione sistemica tra scuola e territorio.

o Comprendere la complessità e interdipendenza delle sfide globali che caratterizzano la nostra epoca, acquisendo la consapevolezza che attraverso l’azione, anche quotidiana, e l’impegno comune di tutti, si può promuovere la transizione verso una società più sostenibile e un maggiore benessere per tutti.

o Promuovere un concetto di socialità complessiva del cibo, che partendo dalla sicurezza, incorpori aspetti valoriali relativi a sostenibilità, etica, legalità, intercultura, territorialità.

o Promuovere la trasversalità dell’Educazione Alimentare, negli aspetti scientifici, storici, geografici, culturali, antropologici, ecologici, sociali e psicologici legati al rapporto, personale e collettivo, con il cibo.

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Metodologia

E' stata privilegiata la dimensione orizzontale nella condivisione di saperi ed esperienze tra i membri di un gruppo, a partire dalla considerazione che la parità può rappresentare una possibile spinta al cambiamento; per questa ragione crediamo che la peer education rappresenti la strategia educativa volta più di altre ad attivare un processo naturale di cambiamento.

I peer educators, permettendo il confronto tra pari, attivando il confronto tra le esperienze e fungendo da agenti di socializzazione, mettono in atto interventi educativi che aumentano i livelli di consapevolezza rispetto alle tematiche oggetto del percorso educativo e della responsabilità nei confronti delle proprie scelte.

I peer educators sono stati preparati al loro ruolo, sia in termini di contenuti che metodologicamente, da formatori della comunità educante Slow food ed Associazione “Alimentae” e da tutti gli attori coinvolti per quanto di loro competenza; per la formazione sono stati predisposti materiali ad hoc. Gli studenti una volta formati diventano a loro volta i formatori/tutor degli studenti delle scuole secondarie di primo grado.